┼ Missa Est ┼
30.6.05

 
Immachinery Madonna
In un attimo la madonna l'abbiamo vista tutti
che la videro sotto il fondotinta a gridare:
Annego ?

E pure stamane un tumorale volto di lei se ne passa
notte quanto basta a non riconoscerlo
senza lacci, senza spigoli diritture all'ansietà
irradiato rotealmente di instancabili, sterili leccate

Non è l'unica a calcare il fango prima di nuda buttarsi
via Pregando 116, che direbbero quell'immacchinabili musicisti
che direbbe la madre de dios se fosse ancora nascere di moda
piuttosto arrabbiata sarebbe: "maschio senza amare nessuno"

E la sua unghia placidità muove lenta e autorevole
ermetizza nell'odio come una foglia
e chi la calpesta si ammette in spalla il dovere di un ricordo
e lo tradisce fino a sanguinare inconsapevole, i sensi persi
quando per millenni si è detto, e vi disse, che non sono giocattoli

I's &
Shinon
Zonògi
oKat
T'oly.


I suoni: (non sono giocattoli) un seno immenso di nere arterie bevitrici
di un miele terribilmente che si gonfia e rigurgita; suggeriscono:
"lascialo a seccare mentre ancora rapisci quel pugno di orgasmi.".

Fotografia è insistenza dopo uno scatto è una richiesta, se aspetti
diceva abile nella costituzione di urgenti inquadrature (non un giocattolo)
passa via come ghiaccio tagliente dopo aver omicciso

Tutti inutili se grandi sapienti, che non sanno l'oppio del casalingo
come bruciare una passione dal contorno vissuto nei genitali (nemmeno)
è possibile che esso abbia l'odore di sangue a lungo inaccessibile

Ti bramo e biunivocamente la lunghezza si misura da secoli con la saliva
oggi è un contorno domani sarò io a farti, longitudinale come un sesso
e non permettere che il giorno venga cancellato per un qualche compromesso
(qui il divertimento è uno sgradevole miraggio, severo e senza perdono)

Il dolore agli organi interni viene percepito sulla pelle:
il caratteristico amaro urlante in molti casi è la cornice indigesta
di eventuali estremi saluti, purtuttavia esso non può affatto definirsi
(indice di tranquillità, piuttosto: non è un giocattolo)


[000]


Con la calma di una poesia il cielo si è detto vaffanculo
e se non cadono tralicci ardenti ma biro scariche è tutta colpa
della scarsa fantasia d'apocalisse di cui è dotato il genio
e se non è il cielo ma un corpo dilaniato dai tafani è tutto merito

Dell'arabesco fiotto che in un sordo espiro gela le proprietà
del dolore inarrestabile che il desiderio e desideria e desideriamo
eventuale l'ultimo anello un terra-chi résto nudo sul di lei pelo

dell'ottima sete a morire di cui è dotato il giocattolo
dell'estrema pubblicabilità di cui è privo
dell'ovvia eredità che il sentimento resta dilettante
dell'ermetica decisione di non suonarlo a lungo e per ogni chissà
dell'estetica camaleonte che sembra covare la vendetta giusta per ognuno
dell'orma di lui esanime alla grandeur spirituale che tenta incensurata felicità

e il tramonto, a medjugorie, è autobiografia.


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