┼ Missa Est ┼
12.11.04

 
Morso di vento e gesso sul Fiore
Quando sarà inverno ti parlerò, nel vuoto di ogni sera
con un sorso di vino caldo nella tazza

Senza dimenticare che non ti piace bere
e che io sono sempre al freddo e lo cerco
- sono così inospitale

Ed il fiore nell'asfalto pronto a sparire
cono di se a baciare il poco cielo rimasto

No, non saprà più crescere da solo questo sperma
lo dovremo coltivare delicatamente e con cura
così che avrai dita di papavero, ciglia sottili come mi piace

Sentiremo il suo parlare a stento



E poi strappato da un aliseo di bambina
mimando un affetto senza contatto
che il dolore lo si sapeva dentro, forse

Per quanto ancora la gola sia lei
a scorrere nell'aria d'ogni respiro

Quando lui dirà "Soffia via questo seme
mi chiamerai per sempre amore"

Lo guarderemo
inutile e nudo.



Comments:
Se amate davvero credervi questa ipotesi da feuilleton,
credo che io non possa fare altro che provare pena per voi.
 
finalmente una battuta da vero feuilleton, chi mai la pronunciò?
 
il protagonista di "Scaramouche", mon frère.
A quando una poesia su una tormentata ed appassionata fuga verso l'Empireo, inseguiti dal losco spettro vendicativo e sordido d'una stagione?
Credetemi, se così è come volete vederla, l'importante è che siate beceramente contenti voi due. A me, come forse non sapete, interessa ben poco.
A.
 
Ah, ecco sei tu ...

è bello quello che hai scritto

C. (Cristina)
 
ti commentano acidi, la buttano sul personale e nascondono la mano, volpi uve e camicie (dicevano di non volerle di un colore, e si facevano produttori di bile vana anche contro di me) camicie dico coi colletti inaCidati. io invece non commento la poesia, tanto il mio amico giovanni con una riga sola stende tutti. Francesco Ghezzi
 
Sì, li stende tutti- Cassio
 
Mi hanno composta al contario, che credo di capire le poesie e non i commenti.
O no?
Ti saluto qui, ch'era il mio anniversabile.
Tanti fior(d)i a te

~Queeria~
 
Posta un commento



Sei il °, qui.

Powered by Blogger