┼ Missa Est ┼
10.10.04
Lavanda Cordis
Difficile anche sorridere quando è come se manchi
Da giorni i più dolorosi nel mio letto che non hai mai
Diviso come due vermi con me, per toccarci meglio
Ci sono sul tavolo tutti i fili con i diversi attacchi
Ogni solco un incisore comprese le fibre di vetro
Che portano la luce di due posti l’uno indifferente
Deboli mani stamattina a chiederti scusa ed a volerne
Occhi come un compasso di carbone spento dall’acqua
Sogno ogni notte la vergogna dipinta a tinte avvelenate
Sogno sul tavolo come fili dai diversi congiuntivi
E lo strumento musicale con un piede nella custodia
Manca dalle dita come la voglia dai due seni
Tutto perso a se stesso questo che si tocca in fronte
Mi lascio a marcire come la particola sul palato
Forse le dita un giorno ancora avranno modo.
Comments:
Ora che faccio a dire, rustico perpetuo, fiore di un lama e di un lago, e corre via la presenza che brezza s’inciampa e qui fuori ancora non mi ha il vento.
Ciao compare d’arancio,
Sal P
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Ciao compare d’arancio,
Sal P