┼ Missa Est ┼
15.8.04

 
Aspersa nel Cupio Volere







Montagne rosa distillate in singoli mantelli le tue gambe
e la sete d'odore vicino ad esse dolcemente rannicchiata
nasce nel bacio di pensiero, un soffio umido e vicino
da fondermi nell'interno con la voce nuda ed incerta

a dirti frasi d'intimo solletico alla pelle

E nei tuoi occhi sovraesposti sul fondo di un ricordo
si nasconde un varco così ìmpari da sventrare a nero
il negativo della notte in cui vivo i malintesi

latteo sulla schiena di sapermi amaro

E smettimi di carezze, affondami nelle chiavi di volta
ammettimi ai desideri e poi offrimi fra le ginocchia

che le farfalle di dolore volino via come pipistrelli

E azzurra queste mani a forza di stringerti, e copri
teneramente i denti che nel sonno imprimono a fondo
il nervo nella roccia con cui mi strazio l'universo,

prima che il suono impaurisca

E voltati, e sorgimi, e gettami nel temporale
e aiutami a svestirmi prima di non uscire
specchiami nel volerti, desiderami sulle spalle
entra, richiudimi a chiave,

e interrompimi,

Prima che il suono mi sia








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